L’art. 17 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) istituisce all’interno della Pubblica Amministrazione l’Ufficio Responsabile della Transizione al Digitale a cui è affidato il passaggio alla modalità operativa digitale ed i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di una amministrazione digitale ed aperta.
A capo dell’Ufficio viene nominato il Responsabile della Transizione al Digitale della Pubblica Amministrazione (RTD), un Dirigente (o una figura apicale) che ha poteri di impulso e coordinamento relativamente allo sviluppo dei sistemi informativi, alla sicurezza informatica di dati, sistemi ed infrastrutture dell’Amministrazione, all’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, alla reingegnerizzazione dei processi ed alla erogazione dei servizi in rete ai cittadini.
Nella sostanza, il Responsabile dell’Ufficio della Transizione al Digitale (RTD) deve avere competenze tecnologiche, informatiche, giuridiche ed organizzative.
La Circolare n. 3 del 1.10.2018 del Ministro per la Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, ha definito il RTD “una figura essenziale per la digitalizzazione coordinata del Paese” ed ha richiamato tutte le Amministrazioni Pubbliche a “provvedere alla individuazione del RTD preposto all’ufficio per la transizione al digitale e alla relativa registrazione sull’Indice delle Pubbliche Amministrazioni”.